Nostra Signora de Su Monte

Monte Ortobene – Chiese e Luoghi di culto

La Fondazione della Chiesetta della Beata Vergine del Monte Nero

La Chiesetta della Beata Vergine del Monte Nero, situata sul Monte Ortobene, rappresenta un importante patrimonio storico e religioso. La costruzione della chiesa è stata realizzata (“in soli 30 giorni”) a spese di Melchiorre Pirella, Professore e Canonico a Cagliari, e dei fratelli Giovanni Angelo e Pietro Paolo Pirella, tutti e tre nativi di Nuoro, il 26 aprile del 1608, come attestato dall’iscrizione incastonata sopra l’architrave del portale laterale sinistro, che (tradotta) così recita:

 

Quest’opera fu edificata a spese di Melchiorre Pirella, Professore e Canonico a Cagliari, e dei fratelli Giovanni Angelo e Pietro Paolo Pirella che tutti e tre a proprie spese nel periodo di trenta giorni edificarono questa chiesa a onore e gloria di Dio ottimo massimo e della Beata Maria Vergine del Monte. L’anno 1608 il 26 aprile.”

La leggenda

La leggenda sulla costruzione dell’edificio sacro narra che nel 1608, durante il loro viaggio di ritorno via mare da un pellegrinaggio al santuario della Vergine di Montenero a Livorno, i tre fratelli Pirella si trovarono in mezzo ad una violenta tempesta. Melchiorre Pirella, uno dei fratelli, supplicò la Vergine, promettendo di costruire una chiesa sulla prima cima che avessero avvistato, qualora fossero giunti a terra sani e salvi. La vetta avvistata fu proprio l’Ortobene e la chiesetta fu edificata sulla cima.

La donazione alla Cattedrale

Tra i documenti conservati presso l’Archivio del Capitolo della Cattedrale di Nuoro esiste un atto notarile del 31 marzo 1846, ricevuto ad Orune dal pubblico Notaio Emanuele Dorè, dal quale risulta che i fratelli Agostino, Ciriaco Antonio e Gavino Tola di Bitti, dai loro maggiori hanno ereditato alcuni beni appartenenti al patrimonio della Chiesa rurale della Vergine del Monte sita all’eminenza della selva comunale ghiandifera di Nuoro, appellata Ortobene.

La chiesa, dedicata alla Beata Vergine del Monte, fu donata alla Cattedrale di Nuoro dai fratelli Tola di Bitti, eredi dei Pirella, con atto notarile del 31 marzo 1846.

«…dai loro maggiori hanno ereditato alcuni beni appartenenti al patrimonio della Chiesa rurale della Vergine del Monte sita all’eminenza della selva comunale ghiandifera di Nuoro, appellata Ortobene e siccome alli prelodati fratelli Tola verrebbe molto incomodo soste­nere più oltre la manuntenzione di detta Chiesa rurale e far le feste che ne prescrive il fondatore per la lontananza del luogo… unanimi e concordi hanno determinato esonerarsi del diritto di patronato attivo e passivo della predetta chiesa rurale della Vergine del Monte e cederlo in unione di tutti i beni che gli stessi fratelli Tola possiedono nei salti e territori di essa città di Nuoro a favore di quella Cattedrale, col patto espresso di essere la medesima tenuta a tutte le riparazioni e feste a quella Chiesa necessarie, tale nel modo che lo erano i prelodati fratelli Tola prima della presente cessione, divenendosi all’uopo alla stipulazione del presente solenne atto»

La donazione fu accet­tata dal Can. Teologale Ciriaco Pala, anch’esso di Bitti.

«Gravi e continue irriverenze — constatava nel 1904 il Vescovo Canepa, vanno commettendosi, in questo tempo di villeggiatura — nella Chiesa del Monte; per mancanza di sacerdote, non è possibile celebrare la messa e quindi i simulacri, gli arredi sacri, i paramenti, lo stesso calice, restano a discrizione di tutti. Non è quindi meraviglia che si siano permessi alcuni secolari di dormirvi dentro, giorno e notte»

Le contestazioni dei privati

Nel corso del 1913 il possesso della Chiesetta e del terreno adiacente, considerato “sagrato“, fu contestato da privati, ed il Capitolo di Nuoro ha dovuto dimostrare in giudizio la proprietà e difenderne i diritti. Con sentenza del febbraio 1915 il Tribunale di Nuoro reintegrava il Capitolo nel possesso della Chiesa, delle Cumbessias e delle sue adiacenze.

Curiosità: Nel 1939 Jerace sollecitava ricevere una foto della Chiesetta di Nostra Signora della Montagna, onde possa «studiare ed inviare un progetto di ristrutturazione interna ed esterna, come da tanto tempo promesso — ed anzi reclamato — da tutti gli abitatori dell’Ortobene».

Celebrazioni ed avvenimenti

La Chiesetta della Beata Vergine del Monte, situata sulle pendici del Monte Ortobene, è stata il luogo di celebrazione di numerose funzioni religiose e culturali nel corso dei secoli. Tra queste si ricorda, quella descritta da Grazia Deledda nel suo libro Cosima, svolta dal 22 al 29 agosto.

Nel terzo centenario della fondazione, si organizzò un pellegrinaggio presieduto dal Vescovo Mons. Luca Canepa con l’intervento del Capitolo della Cattedrale di Nuoro, che nel secolo scorso subentrò nel giuspatronato della Chiesetta.

Nel 1963, la chiesa fu elevata a Parrocchia del Monte Ortobene e nel 2000, ricevette il titolo di rettoria.

Tuttavia è importante ricordare anche alcune brutte vicissitudini, la Chiesetta de Su Monte infatti è stata anche oggetto di un attacco dinamitardo, il 1 settembre 2002, che causò seri danni al patrimonio artistico e culturale del luogo. L’atto vandalico distrusse alcune delle antiche cumbissias, il tetto e la lapide dedicata a Grazia Deledda. L’opera di restauro che ne seguì, richiese diversi anni di lavoro e solo nel 2014 la chiesa riaprì al pubblico.

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Nostra Signora del Montenero

Edificata il 26 aprile del 1608. l’iscrizione incastonata sopra l’architrave del portale laterale sinistro, narra dell’edificazione da parte dei fratelli Pirella in 30 giorni, donata alla chiesa Cattedrale di Nuoro dai fratelli Tola di Bitti, eredi dei Pirella con atto notarile 31 marzo 1846 (notaio Emanuele Dore). Nella chiesa si parla nel libro di Grazio Deledda : Cosima. Celebrazione 22-29 agosto. 

-BIBLIOGRAFIA – SANTUARI E CHIESE CAMPESTRI, della diocesi di Nuoro, A. Bonfante – G. Carta, Amministrazione provinciale di Nuoro, Edizioni Solinas, 1992. 

-LA CHIESETTA DI NOSTRA SIGNORA DEL MONTE, A. Caocci, Ass.ne Marco Ph, Solinas, Nuoro 2002. 

Pirella, Canonico della Primaziale Cagliaritana e successivamente Vescovo di Bosa ed Ales; D. Giovanni Angelo e Don Pietro Paolo, tutte e tre nativi di Nuoro. «La edificazione della Chiesetta risale al 26 aprile 1608, come consta dalla iscrizione, incastonata sopra l’architrave esterna della porta laterale sinistra, che si riporta nella traduzione italiana; «Quest’opera fu edificata a spese di Melchiorre Pirella, Professore e Canonico a Cagliari, e dei fratelli Giovanni Angelo e Pietro Paolo Pirella che tutti e tre a proprie spese nel periodo di trenta giorni edificarono questa chiesa a onore e gloria di Dio ottimo massimo e della Beata Maria Vergine del Monte. L’anno 1608 il 26 aprile». Nel terzo centenario di questa fondazione, il 26 aprile 1908, si organizzò un pellegrinaggio presieduto dal Vescovo Mons. Luca Canepa con l’intervento del Capitolo della Cattedrale di Nuoro, che nel secolo scorso è subentrato nel giuspatronato della Chiesetta. Tra i documenti conservati presso l’Archivio del Capitolo della Catte­drale di Nuoro esiste un atto notarile del 31 marzo 1846, ricevuto ad Orune dal pubblico Notaio Emanuele Dorè, dal quale risulta che i fratelli Agostino, Ciriaco Antonio e Gavino Tola di Bitti, «dai loro maggiori hanno ereditato alcuni beni appartenenti al patrimonio della Chiesa rurale della Vergine del Monte sita all’eminenza della selva comunale ghiandifera di Nuoro, appellata Ortobene e siccome alli prelodati fratelli Tola verrebbe molto incomodo soste­nere più oltre la manuntenzione di detta Chiesa rurale e far le feste che ne prescrive il fondatore per la lontananza del luogo… unanimi e concordi hanno determinato esonerarsi del diritto di patronato attivo e passivo della predetta chiesa rurale della Vergine del Monte e cederlo in unione di tutti i beni che gli stessi fratelli Tola possiedono nei salti e territori di essa città di Nuoro a favore di quella Cattedrale, col patto espresso di essere la medesima tenuta a tutte le riparazioni e feste a quella Chiesa necessarie, tale nel modo che lo erano i prelodati fratelli Tola prima della presente cessione, divenendosi all’uopo alla stipulazione del presente solenne atto». La donazione fu accet­tata dal Can. Teologale Ciriaco Pala, anch’esso di Bitti (nota 6). Nel corso del 1913 il possesso della Chiesetta e del terreno adiacente, considerato «sagrato», venne contestato da privati, ed il Capitolo di Nuoro dovette dimostrare in giudizio la proprietà e difenderne i diritti: con sentenza del febbraio 1915 il Tribunale di Nuoro reintegrava il Capitolo nel possesso della Chiesa, delle Cumbessias e delle sue adiacenze (nota 7). Nel 1963 la erezione a Parrocchia del Monte Ortobene». 

 

(nota 6)    «Gravi e continue irriverenze — constatava nel 1904 il Vescovo Canepa, vanno commettendosi, in questo tempo di villeggiatura — nella Chiesa del Monte; per mancanza di sacerdote, non è possibile celebrare la messa e quindi i simulacri, gli arredi sacri, i paramenti, lo stesso calice, restano a discrizione di tutti. Non è quindi meraviglia che si siano permessi alcuni secolari di dormirvi dentro, giorno e notte».
(nota 7)    Nel 1939 Jerace sollecitava ricevere una foto della Chiesetta di Nostra Signora della Montagna, onde possa «studiare ed inviare un progetto di ristrutturazione interna ed esterna, come da tanto tempo promesso — ed anzi reclamato — da tutti gli abitatori dell’Ortobene».
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