Approfondimenti di Domenico Ruiu sull’Ortobene
Leggi di piùMonte Ortobene
Una descrizione generale
“No, non è vero che l’Orthobene possa paragonarsi ad altre montagne; l’Orthobene è uno solo in tutto il mondo, è l’anima nostra, il nostro carattere, tutto ciò che vi è di grande e di piccolo, di dolce e puro e aspro e doloroso in noi”. – Grazia Deledda
Scopri ed esplora il Monte Ortobene:
Una descrizione generale
Il Monte Ortobene (Orthobene in nuorese) è un’antichissima montagna granitica che, oltre a una rigogliosa flora e una ricca fauna selvatica, conserva storie, tradizioni e antiche leggende tutte da scoprire.
La cima è situata nella vetta denominata “Cuccuru Nigheddu” a 955 metri sul livello del mare. Nei pressi della cima, a 925 metri di altitudine, si può ammirare la Statua bronzea del Redentore realizzata da Vincenzo Jerace nel 1901 per la quale si celebra una delle feste più importanti dell’isola: la “Festa del Redentore”, che si festeggia ogni anno il 29 agosto, e attraverso la quale si possono vivere le esperienze tradizionali più tipiche, come i canti e i balli popolari e la sfilata in costume tradizionale, partecipata da tutti i paesi della Sardegna.
Il passato ricco di storia, la natura incontaminata e le suggestive rocce, rendono l’Ortobene un luogo dell’anima.
All’interno del polmone verde nuorese vi sono una moltitudine di sentieri, tutti immersi nella natura dove si possono incontrare complessi rocciosi, floristici e sorgenti d’acqua; il più famoso è sicuramente il sentiero 101, con una lunghezza di 4km (8km andata e ritorno), che parte dalla Chiesetta della Solitudine, situata ai piedi del Monte, per raggiungere infine la statua del Redentore a 925 metri dal livello del mare.
L’Ortobene non è una semplice montagna, è il Monte dei Nuoresi e chi lo visita non può far a meno di rimanere incantato dalle sue bellezze. Si può quasi dire che il cuore degli abitanti di Nuoro risieda in questa roccaforte granitica. Il legame tra Nuoro e l’Ortobene non è solo affettivo ma anche strutturale, ne sono un esempio le antiche casette in pietra dei quartieri di Seuna e Santu Predu, realizzate con le pietre provenienti dal monte; o piazza Sebastiano Satta, dove addirittura le rocce sono diventate dei monumenti.
Sedda Ortai è una delle località principali, caratterizzata da un bosco prevalentemente di pino e leccio (per via degli incendi subiti in passato) quest’area si contraddistingue per la presenza della pista ciclabile, pista di pattinaggio e “sa Conca“, situata sul ciglio della strada; si tratta di un ovile ricavato all’interno di una enorme roccia, unico in Sardegna. Un’altra località importante è Farcana con la piscina comunale all’aperto e il maneggio (divenuto poi campo da calcio ed ora abbandonato) e infine la località di Solotti che in passato ospitava una colonia estiva per ragazzi. Non lontano da Solotti, nel lato opposto della strada, si trova la Casa Diocesana “Centro Giovanile San Giovanni (comunemente detta “Casa del Vescovo”), utilizzata per incontri e ritiri spirituali.
Ricordiamo poi altre località: Badde Mugrones, Badde Rubos, Badde Sisinni, Baju Pala, Borbore, Caparedda, Capriles, Corra Cherbina, Eliches artos, Emilianu, Ghetta Sidda, Isturuloto, Locutine, Mamudine, Maria Frunza, Marra Mala, Michinnari, Molimentu, Mont’e Bidda, Murrone, Nuratolu, Ordollai (Su Mendulariu), Passibale, Predas fittas, Sa Bolatica, Sa ‘e Ledda, Sa ‘e Meredda, Sa ‘e Muredda, Sa ‘e sos Frores, Sennortui, Seuneddu, Sos Suberios, Su Briglione, Su Lidonariu, Terra Ruja, Valverde (Gojne)
La vegetazione dell’Ortobene è principalmente formata da querce (lecci), ma non mancano roverelle, ginepri rossi, cisti, olivastri, conifere, filliree, lentischi, ginestre, agrifogli, corbezzoli, lavanda, ciclamini, e orchidee spontanee. Inoltre vicino alle sorgenti, si può trovare anche la felce.
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All’interno del monte Ortobene è presente una ricca fauna selvatica:
Scopri di più sulla fauna dell’Ortobene
Il Monte fu abitato da popolazioni del Neolitico recente e della prima età dei metalli (Eneolitico e primo Bronzo) sin dalla seconda metà del quarto millennio e per tutto il terzo millennio A.C. Lo attestano le diverse testimonianze presenti sul territorio: tombe ipogeiche (Domus de janas), localmente chiamate “Sas Birghines”, scavate nel granito e ubicate per lo più nei versanti occidentali dell’Ortobene, con alcuni esempi anche nel versante orientale.
Tra questi si ricordano Borbore, Valverde, Janna Bentosa, Maria Frunza, Su Cossu, nel versante occidentale; Molimentu, Sa ‘e belloi, nel versante orientale. Tra le testimonianze dello stesso periodo si annoverano i materiali litici e ceramici ritrovati a Janna Bentosa e i manufatti amigdaloidi di ossidiana ed asce di pietra rinvenuti a Valverde.
Nell’opera tratta dal vol.XII del “Dizionario geograficostorico-statistico-commerciale degli stati di S.M. il Re di Sardegna” (documento ottocentesco) di Gofredo Casalis pubblicato a torino nel 1833, viene riportata la presenza di Nuraghi, di un’antica fortezza di origine sconosciuta e fondamenta romane.
Diversi reperti in selce, ossidiana, ceramica e monete romane furono ritrovati casualmente nel corso degli anni dalle persone tra le rocce del bosco.
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Il Monte Ortobene rivela una profonda dimensione sia fisica che spirituale, testimoniata dalla presenza di numerosi luoghi sacri e religiosi, che attirano una devota attenzione da parte della comunità locale. Queste chiese sono autentiche pietre miliari della fede spirituale nella regione, mentre altre rappresentano un nostalgico ricordo di epoche passate.
Tra le chiese di rilevanza storica troviamo N.S. del Monte Nero, conosciuta anche come la Chiesetta del Monte, N.S. di Valverde, N.S. della Solitudine e la modesta chiesetta di San Giovanni Gualberto.
Oltre a queste, tra le rovine delle chiesette campestri emergono i labili resti di Sa Itria, Santu Jacu e Santu Tomeu, testimonianza di un tempo in cui la fede si esprimeva con semplicità e umiltà nella natura circostante.
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Le “Concas” sono degli anfratti naturali presenti in alcune rocce granitiche, parliamo di veri e propri ripari sotto roccia. Queste strutture, realizzate dalla natura in milioni di anni, sono state da sempre utilizzate come rifugio dalle popolazioni che abitavano la montagna.
Nel periodo preistorico la presenza umana all’interno delle “Concas” è testimoniata dal ritrovamento di vasellame e alcuni utensili primitivi. Ma questi utili rifugi naturali sono stati utilizzati ampiamente nel corso dei secoli, soprattutto nel mondo agropastorale per mantenere il bestiame o per dare riparo al pastore.
Le Concas del Monte Ortobene hanno storie tutte da raccontare e furono usate e vissute fino alla metà del ‘900. Una in particolare, “Sa Conca” di Sedda Ortai, è ancora attualmente utilizzata dall’ultima famiglia di pastori dell’Ortobene.
Per quanto concerne il periodo più moderno, vi sono poi storie e racconti di luoghi perduti, antiche costruzioni e piccoli centri abitati testimoniati da diversi documenti.
Le “Concas“, gli storici Ovili, i borghi scomparsi, le vecchie casette e costruzioni, i muretti a secco, i tanti ruderi ecc. appartengono al patrimonio dei beni Rustici del Monte Ortobene.
Scopri di più sui beni rustici
Le sorgenti del Monte ortobene da sempre richiamano l’attenzione dei visitatori e dei cittadini nuoresi. La maggior parte delle fonti si trova posizionata in punti suggestivi del bosco tra lecci, roverelle o querce da sughero.
Il culto delle sorgenti e delle fonti ha origini ancestrali ed è spesso oggetto di discussione di confronti relativi alla loro leggerezza. A queste stesse acque, non di rado e con molta convinzione, vengono attribuite anche particolari proprietà salutari, se non addirittura terapeutiche.
Era consuetudine in passato, in modo particolare prima del 1956, salire e prelevare l’acqua del Monte per mezzo di contenitori di vario tipo e portarla in città per il consumo e l’utilizzo quotidiano. Purtroppo attualmente le acque sorgive dell’Ortobene NON sono controllate ed analizzate costantemente, pertanto la potabilità dell’acqua è incerta.
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OrthobenEssere è un’Organizzazione di Volontariato per la difesa dell’ambiente e la valorizzazione del territorio. Nata nel lontano 2005, l’organizzazione ha assunto un ruolo pionieristico, distinguendosi come la prima realtà associativa per la salvaguardia e valorizzazione del Monte Ortobene.
Il primo sito a trattare dell’Ortobene
www.orthobenessere.com è online dal lontano 2006, ed è stato il primo sito internet ad occuparsi della montagna, portando sulla rete articoli, ricerche, documenti e curiosità redatte da persone esperte e da fonti attendibili.
Il sito più approfondito sul Monte Ortobene
www.orthobenessere.com è ad oggi il sito più approfondito sul Monte Ortobene. Tutte le sezioni e gli articoli inerenti alla montagna, sono stati scritti da esperti nel settore attraverso ricerche documentate.
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