Una Lapide dei sardi per Luisa Jerace
I Sardi nel 1905 dedicarono a Luisa Jerace una lapide in marmo che, collocata in un primo tempo in una parete nell’interno della Chiesetta del Monte, venne successivamente collocata ai piedi della scalinata del Monumento.
La seguente epigrafe è stata scritta il 26-4-1902 da Grazia Deledda:
DONNE NUORESI, CANDIDI
VECCHI, PASTORI ERRANTI,
LAVORATORI SPERSI NELLA VALLATA AULENTE,
A VOI TUTTI CHE AL CERULO
CADERE DELLA SERA,
VOLGETE GLI OCCHI ORANTI VERSO L’IMMENSO ALTARE DELL’ORTOBENE, E AL BRONZEO REDENTORE SORGENTE
TRA FIOR DI ROSEE NUVOLE OFFRITE IL VOSTRO CUORE, RICORDATEVI LA TENERA DONNA CHE LA, OLTRE IL MARE
PER VOI INSPIRÒ L’ARTEFICE, ED OR SCIOLTA DAI VELI MORTALI, ELETTO SPIRITO OLTRE I LUCENTI CIELI
OFFRE IL FIOR DELLA PREGHIERA AL REDENTORE.
II Vescovo di Nuoro, Luca Canepa, in un documento del 20 agosto 1905, «sottolinea le difficoltà improvvisamente suscitate dallo spirito maligno che avversa, pur troppo, ogni buona iniziativa, per la collocazione del Massello in memoria della Luisa Jerace».
Mons. Canepa, dopo averne informato il Rev.mo Capitolo, aveva «invocato l’autorevole intervento di personalità nuoresi, al fine di evitare a tutto il Capitolo, alla popolazione nuorese una triste figura oltre a risparmiare allo Jerace una amara delusione».
Nel giro di pochi giorni tutto fu sistemato.
Lo scultore ai primi del 1906 indirizzò una lettera di ringraziamento al Vescovo: «Alle tante prove di squisita e cordiale benevolenza non potevo aspettare quelle che con sì gentile e premuroso impulso volle aggiungere nella scorsa estate 1905 in omaggio, alla memoria della mia Luisa, un bassorilievo in marmo.
Di tanto ringrazio a nome dei miei figliuoli».
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