Vegetazione del granito profondamente degradato
(Florura della base)

Alla base dei versanti Nord ed Ovest, più esposti agli agenti atmosferici, e di quelli Sud ed Est, sottoposti ad una più prolungata insolazione, la roccia granitica risulta più alterata e friabile, tanto da presentarsi ridotta in pietrisco minuto lungo i declivi, o mescolata a terriccio alla base degli stessi, nei pianori scoperti e nel sottobosco di alcune valli. 

Sul pietrisco misto a terriccio si sviluppa una «prateria a graminacee», tipica dei pascoli più frequentati dagli animali vaganti, spesso accompagnata da altre specie vegetali; mentre sul mero pietrisco si osserva la cosiddetta «gariga». 

In generale, la vegetazione che si osserva nelle zone più o meno pianeggianti o in leggero declivo, rocciose, con molti massi affioranti e con strato di terreno scarso è conosciuta, appunto, come “gariga” o “garriga”. Esso Deriva dal catalano “garic” o dal francese “garigue”, nome usato per indicare la quercia spinosa, che cresce in Provenza in zone calcaree e rocciose. Originariamente il termine indicava una profonda degradazione della macchia soprattutto su substrato calcareo, ma oggi si considera, come gariga, una formazione vegetale discontinua con bassi cespugli che si insedia su suoli di qualsiasi natura ma edaficamente aridi. 

Quando la roccia per l’azione del dilavamento o per cause umane (incendi, tagli intensivi, pascolo eccessivo), diviene affiorante e quando lo strato di humus è insufficiente e non permette l’attecchimento delle piante sempreverdi della macchia, allora compare una vegetazione arbustiva particolare con piante basse che crescono isolate e rade, che nel suo insieme costituisce per l’appunto la gariga. Essa si può trovare dal livello del mare fino ai 1400 metri di altitudine ed è caratterizzata da piante “xerofile” (tipiche di ambienti con clima arido) sempreverdi, spesso aromatiche, con foglie piccole, spesse, coriacee, crassulente, grigiastre o biancastre, talvolta spinose e che assumono abito prostrato o tondeggiante pulvinato (a cuscino); comprende, inoltre, specie bulbose o tuberose e molte altre piccole piante erbacee estranee alla vera macchia che spuntano dalle fessure delle rocce o che ricoprono piccoli prati. Le specie della gariga, che ricopre le zone a solo pietrisco alla base dei versanti settentrionale ed occidentale del Monte Ortobene, denotano, una chiara mesofilia (adattamento a condizioni di media umidità) rispetto a quelle che vegetano alla base dei versanti meridionale ed orientale che presentano evidenti caratteri terofitici.

4.5/5